Minerva Hæmönaphellow 2015 - Rock, Alternativo

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Alternative all'italiana

Da Vicenza arriva il secondo lavoro discografico dei Minerva, "Hæmönaphellow", composto da 9 tracce in italiano che assorbono e restituiscono i suoni dell'alternative nostrano di fine anni '90. A dar corpo alle melodie della band ci sono la classica triade strumentale rappresentata da chitarra, basso e batteria, artefice di pezzi essenziali dalla struttura lineare. L'anima di "Hæmönaphellow" è scura, densa, tendenzialmente malinconica ed è facile riconoscere in alcuni dei brani del disco l'eco dei primi Afterhours, come in "Un minuto e più" o in"Ge".

I testi dell'album concorrono a dare coerenza al lavoro dei Minerva, che scelgono di esprimersi attraverso un puzzle di immagini evocative quanto criptiche, astraendo il loro messaggio grazie all'interazione di parole e suoni. Nascono così tracce corpose e suadenti, a tratti molto vicine ai Verdena di "Il Suicidio del Samurai", come nel caso di "Pomeriggio", affine al lavoro della formazione bergamasca per ritmi e contenuti. Il testo del quarto pezzo di "Hæmönaphellow" rispecchia, infatti, pienamente lo stile di Alberto Ferrari e soci: "Ma quanta volontà, eterna falsità m'offende, eppure sapevi di campi di fragole e non dire no".

Il nuovo lavoro dei Minerva ha quindi coerenza, buone idee e si ascolta con piacere. La semplicità paga.

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La recensione Hæmönaphellow di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-28 00:00:00

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