En?gmaDedalo EP2015 - Rap, Hip-Hop

Disco in evidenzaDedalo EPprecedenteprecedente

Pensieri sparsi di un machetero: estate 2015

Per tutti quelli che ascoltano musica e non conoscono En?gma la sua storia potrebbe essere riassunta in questo modo. Un rapper di Olbia che si fa chiamare Salmopubblica un disco intitolato "The Island Chainsaw Massacre" e questo disco in poco tempo segna per sempre la storia del rap italiano. All'interno del disco c'è spazio anche per qualche featuring, pochissimi in realtà, uno è quello di En?gma che proprio grazie a Salmo porta le sue rime alle orecchie di centinaia di ascoltatori, ovviamente non quelli a cui è rivolta questa introduzione.
Come intuibile questa fortuna è allo stesso tempo una sfortuna, soprattutto se nella vita non desideri fare la spalla e vuoi che la tua arte abbia il proprio spazio ben definito e sia riconoscibile come tale, non usata a sostegno dell'arte di qualcun altro. Ma En?gma non è un gregario, non è Paolo Tiralongo, En?gma è quel cazzo di Arue da quel 2011 (anno di pubblicazione di "The Island...") ha fatto di tutto affinché il suo nome fosse riconosciuto indipendentemente dalla notorietà del suo compagno di squadra.
A questo punto va fatta un'ulteriore considerazione. L'En?gma di "Anonimi", quello di "Munchies" o "Back On Track" non è lo stesso di "Dedalo", la sua dimensione artistica fino ad oggi è stata in continua evoluzione, non si è mai arresa alla staticità, come Dedalo En?gma è uno scultore e ad ogni tiro di scalpello la sua opera prende una forma diversa: "se c'è roba buena Marcelinho te la recca, io che mischio elettro ed attitudine più reggae, canto pure a volte con 'sta voce sai che stecca, hombre in ciò che faccio la costante è la ricerca". Proprio la ricerca, insieme a studio, dedizione e sacrificio sono la chiave necessaria per comprendere la musica di questo ragazzo. Nei brani tratti dai precedenti dischi il rapper di Olbia è già carico di foga, ha già un flow e una delivery che lo elevano dalla massa, ma quell'En?gma lì non ha niente a che vedere con l'En?gma dei brani di "Dedalo". Il rapper ha raggiunto una bravura tale nella scrittura da riuscire con estrema precisione a concentrare così tanto della propria vita in così poco tempo, senza risultare banale o senza esaurire i temi toccati in quattro rime da bar. Si tratta chiaramente di una capacità fuori dal comune, una capacità che hanno solo i grandi scrittori e che En?gma sta affinando disco dopo disco.

"Dedalo" è un ep realizzato su basi edite, quindi apparentemente un lavoretto estivo fatto tanto per tenere a bada i propri fan. In realtà "Dedalo" è un test, una giro di prova: da una parte si tira qualche somma dall'altra si guarda al futuro. Proprio per questa ragione non è da sottovalutare, perché qui sono contenuti quelli che saranno i caratteri futuri della musica di En?gma. Nell'ep ci sono degli sfoghi ("Manifesto" su tutti: "oyè, non vogliono l'mc con paranoie, volete bell'imbusti che soddisfino le vostre voglie/volete delle troie e non ci sto, per questo mi defilo dall'ambiente e dicono ''sei snob''/snob o poco hip-hop?, oppure belle Bugie Bianche, Olimpiade...i Kaizén però no"), ci sono delle confessioni (bellissima quella in "Pezzi di me": "senza spago in questo Dedalo, i ricordi che mi cercano vorrei fuggire cavalcando Pegaso/su spiegalo a chi ama e freme, il fatto che non riesco mai a dire manco un semplice ''ti voglio bene''/vi voglio bene...genitori, nonni, amici veri, starò vivo solo se restiamo assieme/e lei, innamorata, allontanata, giuro che t'ho amata e che ti piangerò ogni cazzo di nottata"), ci sono le storie d'amore, l'ironia, la spocchia, il cazzeggio e i ritornelli cantati. E poi c'è "La mia vertigine". Il brano è forse il più complesso dell'intero ep e le ultime parole del testo sono come un crampo notturno: "il cosmo dentro l'iride, parole vivide, un walzer con Osiride, è questa la mia vertigine". Da un lato il trionfo della vita, dell'infinito, dall'altro la morte e dunque la fine. Ma quanto tempo può durare un walzer? E dopo il walzer cosa c'è? Ecco la vertigine di En?gma ed ecco come tutta la sua arte assume un senso investigativo e di riflessione.
Questo il modo con cui il machetero chiude il suo "lavoretto estivo" e anticipa qualcosa di diverso e definitivo: c'è chi i classici li tira fuori al primo o al secondo tentativo, chi ha bisogno di più tempo ma ci arriva comunque.

---
La recensione Dedalo EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-09-18 09:30:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia