Australasia Notturno 2015 - Elettronica, Post-Rock, Black metal

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Rilassatevi e fate buon viaggio. Ecco "Notturno".

Gian Spalluto, alias Australasia, presenta "Notturno", il suo terzo lavoro in studio. Per chi era abituato al sound del precedente album "Sin4tr4", ai suoi riff asciutti e alle sue batterie preponderanti, questo nuovo album rappresenterà una ventata di aria nuova, diversa, aria fresca da respirare a pieni polmoni. "Notturno" è composto da nove tracce che, come suggeriscono il titolo stesso e la copertina, rappresentano un viaggio notturno nella natura e nella sua magnificenza, soggetti che sono diventati l'ispirazione perfetta per l'artista pugliese.

È "Nebula" ad aprire il sipario. Una vera e propria introduzione caratterizzata da sintetizzatori eterei, che stendono un tappeto rosso alla seconda traccia, "Eden", il pezzo che prima di tutti mostra quella faccia post-rock carica di chitarre e batterie gigantesche che caratterizzerà poi l'intero disco. Seguono "Kern" e "Creature", due pezzi che sono capaci di inglobarti dentro la loro storia con una semplicità spiazzante. La prima richiama esplicitamente i kern, soldati gaelici medievali. Si riesce a sentire la loro tensione che vibra nell'aria prima di esplodere in battaglia. La seconda è un'ode ad ogni creatura vivente, come a ricordarci la magnificenza della natura. "Invisibile" chiude la prima parte del disco, con la voce lontana, eterea e stupenda di Mina Carlucci dei Vostok.

La sesta traccia porta il nome di una stazione fantasma della metropolitana di Parigi, "Haxo", e che sia un caso o meno, la melodia che ci accompagna sin dall'inizio del pezzo crea un'incredibile atmosfera spettrale e surreale, come a guidarci in un posto inesplorato. I ritmi più scanditi e cadenzati di "Amnesia" e "Lumen" ci portano infine verso la chiusura di questo disco, affidata alla traccia omonima "Notturno". Ispirato forse dalle ben più note opere di ChopinSpalluto decide di salutarci accompagnato soltanto dal pianoforte, cullandoci in una sorta di filastrocca che rilassa i muscoli, tesi e concentrati sin dall'inizio del disco.

Pensare che Gian Spalluto abbia creato quest'album con le sue sole forze fa capire quanto questo artista sia incredibilmente maturo e sappia perfettamente quello che sta facendo e quello che farà.  "Notturno" è un disco che conosce la sua strada fin nei minimi dettagli, la conosce da tempo e ce l'ha spianata per poterla percorrere senza perderci nemmeno un istante.

Buon viaggio.

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La recensione Notturno di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-12-10 08:30:00

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