Perla Madre Cripi 1999 - Rock, Indie, Alternativo

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Mi ero già espresso in termini positivi nei confronti del quartetto piacentino, quando ai tempi dell'esordio omonimo mi avevano impressionato non poco e sembravano potersi giocare ottime carte per fare il salto di qualità (leggi passaggio ad una major).

Poi il master di questo Cripi, recapitatomi dal postino a fine primavera del 1999, mi dava ulteriori speranze, siccome era testimonianza di un'ulteriore crescita artistica della band. Alla fine (autunno 1999) i ragazzi decidono di far uscire l'album per l'etichetta che loro stessa curano, ovvero LaTrebbia Musica. Pur con tutto ciò, il prodotto non ha veramente nulla da invidiare ad una proposta major, sia dal punto di vista della qualità sonora che a quello relativo al packaging, solo per dirne due. Mancano solo, ahinoi, i passaggi radiofonici e quelli televisivi per uno spazio che ai Perla Madre spetterebbe di diritto.

E non pensiate che i nostri suonino chissà quale tipo di musica: il loro rock si caratterizza per delle interessantissime venature pop, a volte più marcate (Io ballo da sola, X, Nuova, Modosayca), e a volte più leggere (Parallele, Giornata di giugno, Luce breve, La sera che non ci sarò). Non penso di scrivere banalità se vi dico che il sound della band rimane sospeso fra alcune intuizioni degli Smashing Pumpkins (Shock) e quelle degli Scisma in odor di 'cavalcate' (Ricordo ancora con piacere), senza dimenticare tutta la lezione del rock di questo decennio appena concluso(?).

Certo, rispetto all'opera prima perdono, anche se non del tutto, quei frammenti di 'sonica' luce (riflessa) - e qui il riferimento va ai Marlene Kuntz -, guadagnando in un deciso affinamento del proprio suono, tale da renderlo sempre più personale e perciò 'autopoietico'. D'altronde intuiscono anch'essi che meno di 40' siano necessari per farsi apprezzare, ma sembra veramente strano che ancora nessuno se ne sia accorto e li abbia messi sotto contratto.

Noi di Rockit aspettiamo fiduciosi, puntando sui 4 e chiedendo a gran voce un a&r di qualche label 'pesante'. Sempre ammesso che ai Perla Madre non si chieda di stravolgere il suono che li rende tali.

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La recensione Cripi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2000-01-31 00:00:00

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