Compilation That’s all punk! 2004 - Punk

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Split ‘a tre’ per altrettante band, di cui due lombarde (Pig-Tails e Bredford) che spartiscono i solchi con i francesi Atomic Garden. Ma la Linfa records non si è limitata a questo; pare infatti che i tre gruppi si siano presi l'impegno ad ospitarsi a vicenda durante le date del tour che seguirà, in modo da dar possibilità anche agli altri di farsi conoscere nelle rispettive scene locali.

Si parte con i Pig-Tails, che suonano come un divertissement emo dei Blink 182, pur non trascurando una buona dose di skate-punk californiano (“New Song”) ed un pizzico di oi. Quindi ottime melodie in canzoni - nonostante tutto - solari e cariche di energia. Il gruppo sa il fatto suo e lo dimostra con cinque brani che, assecondando le lievi incertezze nella resa tecnica della registrazione, si lasciano ascoltare con vero piacere, risultando forse i più convincenti del terzetto.

I Bredford prendono il testimone portandolo avanti sulla stessa traiettoria. Si parte con una cover di “Venus” ad introdurre ritmi sempre incalzanti che mai disdegnano l’attenzione per la componente pop delle canzoni e al contempo rinfocolano la fiamma dell’emo-punk (che oramai pare arda ogniddove). Ben suonata e ben cantata, la loro è una prova che, nonostante l’ostacolo di un sound sin troppo derivativo, persino nel genere, risulta solida. Se i Bredford riusciranno a staccarsi un minimo dai clichè, potranno certamente dare un loro contributo.

Chiudono i compagni d’oltralpe Atomic Garden, deviando leggermente sullo stile stile. Voci dal tono non più giovanile accompagnano brani a tratti anche più interessanti di quelli ‘made in Italy’. Un uso discreto ed azzeccato dell’ elettronica (“Choices”), una scrittura più personale e una produzione all’altezza sono tutti punti che denotano la maggior maturità dei francesi. Il limite dell’ensemble sta forse nella difficoltà da parte del cantante nel rendere appieno i passaggi più melodici, con un vocalist che da il meglio nelle parti roche ed urlate - anche se la seconda voce da comunque man forte (“Evolution”) e smussa gli angoli.

Nel complesso un disco consigliato agli amanti del genere, che comunque mostra tre band che hanno ancora consistenti spazi di crescita.

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La recensione That’s all punk! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-04-15 00:00:00

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