Nicola Giunta del progetto Mouse and Sequencers dà vita a un’etichetta indipendente e si presenta con un paio di cd compilation che alternano nomi famosi (per quanto possano essere famosi Maisie e Tottemo Godzilla Riders) a perfetti sconosciuti. L’impronta del disco è sostanzialmente avanguardistica o sperimentale, con tutti i problemi che queste definizioni si portano con sé. Nella sostanza si cerca di dare un proprio contributo creativo in ambiti attraversati dal calderone di esperienze che vengono accomunate dall’espressione post-rock. Ecco allora spuntare l’elettronica povera (Shoutscire), l’elettronica nostalgica (bquanti), il collage (Larsen Lombriki), la musica cosmica (GiGasparin e Amossim Nofanat), il glitch pop (Goodenough), l’ambient (Lorenzo Brutti), eccetera.
Fatte salve le buone intenzioni mi sembra che i risultati non siano particolarmente eclatanti, nel senso che nel migliore dei casi si possono ascoltare buoni esercizi, ma niente più. Le eccezioni in positivo, ovvero gli autori che spiccano per brillantezza, sono Herself, che applica la ricerca in campo sonoro alla canzone tradizionale; Redzoo, con un collage ben calibrato e ricco di fruscii di varia natura; Rosas y Tulipanes, progetto di Luca Pagani dei Viclarsen e Patrizia delle Allun, sorta di crossover improbabile; e iritur' aràrcamu che si lascia andare a una suite di improvvisazione sul rumore, il feedback e strumenti suonati in modo improprio (qualunque essi siano).
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La recensione Aleatory Compilation Volume 1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-06-22 00:00:00
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