Riverweed Full Moon 2015 - Rock, Blues, Garage

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Full Moon segna l'esordio dei Riverweed, lavoro che unisce le acque del Sile con quelle del Mississippi, dove blues e garage rock trovano una foce comune

È sulle sponde del fiume Sile, nella provincia trevigiana, che si compone l'esordio dei Riverweed, duo formato da Alessandro Cocchetto (chitarra e voce) e Filippo Ceron (batteria e cori) che autoproduce “Full Moon”, ep di sei tracce che dal blues tipico del sud degli Stati Uniti si muove sempre su un binario a stelle e strisce, fino a toccare un sound costruito da incisive chitarre elettriche. I Riverweed sono questo: una contaminazione tra le acque del Sile e quelle del Mississippi; hanno attinto a quella cultura blues d'oltreoceano inserendovi un loro personale stile rock, più sporco e aggressivo.

È proprio questo meltin' pot di generi che viene fuori in “Barefoot Blues” e “Flower Dust”, dove un buon bilanciamento tra blues e garage rock le rende due tra le tracce migliori; in particolare nel primo pezzo una consistente chitarra elettrica riesce a incrociarsi in maniera più che discreta con la struttura blues del brano. Meno legata a quest'ultimo genere e più decisamente in linea con un sound tipico di una band nineties è “The Mole”, nella quale il tono che si mantiene è quasi industrial, con la voce di Cocchetto che ben si sposa con quei passaggi a tratti aggressivi che il pezzo presenta.

Non si sbaglia affermando che con "Full Moon" la prima prova i Reverweed l'hanno superata, attenderemo con sana curiosità la direzione che adesso decideranno di prendere.

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La recensione Full Moon di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-21 00:00:00

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