Like A Buttons' Room EP#1 2015 - Indie, Shoegaze, Garage

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Un ep con qualche spunto interessante ma che non convince fino in fondo

Che Riccardo, Gino, Tazio e Federico, ovvero i Like A Buttons’ Room, suonino bene e abbiamo trovato un eccellente amalgama tra di loro, non vi è alcun dubbio. Però (e in questo "EP#1" d'esordio vi è più di un "però") qualcosa non sembra funzionare fino in fondo. Per carità, rispetto alla qualità media di una registrazione italiana, questo lavoro è ben prodotto e missato in modo altrettanto sapiente (merito degli Zeta Factory Studios di Carpi), eppure in canzoni come "Golden Eye", ad esempio, alla quasi perfetta riuscita dal punto di vista sonoro, non s'accompagna un’altrettanto felice riuscita artistica. Molti passaggi di questa, come delle altre cinque canzoni che compongono l'ep, sembrano già ascoltate da qualche altra parte, frutto di una sorta di "mini-bignami" sullo shoegaze e sul garage degli ultimi dieci anni. E non basta a convincere appieno neppure "Sandman", la traccia di gran lunga migliore, con un inizio possente e anche epico che può impressionare molti. Se i Like A Buttons' Rooms sapranno trovare una via pienamente consapevole al loro ideale "Eldorado dello shoegaze" allora potremo stare sicuri di ascoltare grandi cose da loro. Altrimenti saranno solo gli ultimi caduti sulla “perigliosa via del rock”.

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La recensione EP#1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-01-25 00:00:00

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