Ablepsya s/t 2004 - Grunge, Dark, Post-Rock

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Tinte scure colorano questo primo lavoro dei giovanissimi Ablepsya, tre ragazzi pugliesi classe 1986, sette tracce caratterizzate dalle passate esperienze dei componenti del gruppo che hanno spaziato dal grunge al nu-metal fino al trash-metal. Una batteria costantemente in primo piano che scandisce ritmi ossessivi, una voce che passa con facilità dai toni fermi e sicuri ad urli non sempre azzeccatissimi e un basso che accentua le atmosfere pesanti e ipnotiche create dai testi elaborati e crepuscolari che ricordano i primi Verdena.

"Aerobiosi" rimanda ai Tool di Aenima per la sua incalzante claustrofobia, la seconda traccia "organismi" ha un sapore più nu-metal con il suo ritornello quasi urlato mentre "reminescenza" riporta alla mente i Marlene Kuntz di "Ho ucciso paranoia" caratterizzata, poi, da una coda finale con una batteria dilatata e adagiata su una base quasi sonica, a chiusura il ritmo lento di "Ablepsia" emana un sentore di fiori che appassiscono.

Piccole incursioni metal, tracce leggere di noise-pop, ombre di grunge si insinuano tra le melodie chiuse e nevrotiche su cui scivolano parole a volte incongruenti interpretate da una voce non sempre all'altezza della tensione che le note cercano di trasmettere. Non potrebbe che giovare al gruppo allontanarsi dalle influenze più nu-metal, privilegiando le pennellate più malinconiche che danno anima a questo primo lavoro.

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La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-08-25 00:00:00

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