Persiana Jones Another show (live, 2 cd) 2004 - Ska, Punk

Another show (live, 2 cd) precedente precedente

Da “Show” ad “Another show”.

Sono passati 11 anni da quel lontano 1993 in cui veniva registrato in provincia di Torino, precisamente a Rivarolo Canavese (paese natio del gruppo), il precedente live, e ora ci giunge un’altra testimonianza di come i Persiana Jones siano uno dei gruppi più produttivi d’Italia, sempre on-the road, con oltre 800 concerti alle spalle e oltre 250.000 km percorsi dal loro furgone (da poco rimesso a nuovo) in giro per l’ Europa.

Ci hanno abituato bene Beppe e soci: un disco nuovo di pacca sfornato ogni due anni, poi - a sorpresa - chicche come la vhs “730esimo concerto” e adesso un live con i controattributi, a mio giudizio imperdibile per gli amanti del genere e del gruppo.

Anzi, un doppio live, come doppia è stata la data per la registrazione, avvenuta nei nuovi locali dello storico ‘Hiroshima Mon Amour’ il 6 e 7 febbraio 2004. Inutile dire, quindi, che un doppio concerto ha significato un doppio sold-out e una doppia festa, egregiamente immortalata nelle 30 tracce (più tracce extra di video ed altro materiale) che compongono questo live. Doppio tutto, sì, ma non il prezzo, che non supera i 15 euro.

Da “Show” ad “Another show”, come si diceva in apertura, il passo è lungo ben 16 anni e l’evolversi ha fatto si che negli anni solo lo zoccolo duro formato da Silvio e Beppe Carruozzo (rispettivamente voce e basso) e Bob Marini (chitarra), abbia resistito, mettendosi in discussione, avendo il coraggio di cambiare e sperimentare e migliorarsi, ma rimanendo se stessi; del resto è facile: “Basta essere uomini, non certo eroi”, tanto per citare proprio “Non certo eroi”, canzone d’apertura del disco-concerto.

Il sottoscritto, presente alla registrazione della prima serata, conferma la fedele riproduzione delle atmosfere provate sotto il palco che si assaporano anche ascoltando i due cd – esclusi, ovviamente, il caldo torrido e l’umido che regnava all’interno dell’Hiroshima. Inoltre, il pubblico era al gran completo: dalle nuove leve fino a chi frequentava il locale torinese dai tempi della vecchia sede di via Belfiore, come per sottolineare che l’appuntamento era proprio di quelli imperdibili. Perciò trovano spazio tutti i pezzi che hanno fatto la storia degli ultimi anni del gruppo, sicché l’ossatura del disco ha una vena decisamente più dura rispetto a(llo) “Show” del ‘93, e stavolta si lascia solo intravedere - pardon: sentire - una certa influenza ska. La chitarra di Bob Marini è potente e fa da collante ad una ritmica precisa e dritta che cattura i movimenti del proprio corpo, mentre i fiati spaccano il giusto e mai banalmente; sicché Silvio - che negli ultimi tempi ha abbandonato la chitarra - è libero di incitare la folla, anche se non serve altro che il muro di suono che separa il palco dal resto della sala per fare agitare il popolo di Hiroshima.

30 pezzi dicevamo, mica pochi: ci sono i remake di classici come “Monotona”, “Minaccia alcolica”, “Un’altra vita”, “Tremarella”, “Uaz” e il riarrangiamento di vari altri pezzi (tra cui ci tengo a citare la bellissima “Con te”). Ovviamente trovano spazio anche le canzoni più esaltanti di “Puerto hurraco” (“Un giorno nuovo”, “Cos’è”, “Puerto hurraco”, “Diverso da me”, “Cosa pensi”, “Spacco tutto”, “Con te”), di “Agarra la onda” e di “Brace for impact”, ultimi lavori in studio.

Da segnalare inoltre l’ottima prova di Gento degli Eight Mockers ad accompagnare la voce di Silvio su “Correndo solo” e “La nave”, quest’ultima scritta a quattro mani con Seby dei Derozer.

Insomma, è stato (ed è) un… (ricco) another show, in cui si sentono le evoluzioni musicali degli ultimi anni, sottolineate anche dalla professionalità, dalla qualità della registrazione e dall’esecuzione dei pezzi, oltre che ovviamente da una maturazione artistica, anche se questa li ha portati più verso sonorità vicine allo ska-core.

Una professionalità che comunque è proporzionale alla passione - e già mi vedo ancora Beppe che a fine concerto, stanco ma sorridente, naturale e disponibile mi guarda e mi dice: “Voglio solo stare bene, son felice di quello che ho!”

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La recensione Another show (live, 2 cd) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-08-23 00:00:00

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