Gasparazzo e la banda bastarda Forastico 2016 - Rock, Folk, Patchanka

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Un biglietto da visita per concerti spassosi con gli amici

Cresciuti nel tempo anche sul palcoscenico, i ragazzi della Banda bastarda si dichiarano pronti per un album live che raccoglie i loro pezzi più significativi e alcuni inediti. Sulla scia di quei modelli musicali di cui i precedenti dischi sono intrisi (Africa Unite, Capossela, Paolo Conte, Mannarino solo per citarne alcuni), “Forastico” ha una trama fitta di personaggi trasandati, teneri e crudi al tempo stesso, che gioiscono dentro al marasma armonico della band. Estratto di concerti in cui si balla e ci si diverte, eccovi una line-up che non si sottrae alla fantasia e ai sentimenti ironici di cantastorie un po’ strampalati. 

“Gasparazzo”, “Pedro”, “Vito il pistolero” e “Sandandonje” (tra gli inediti del disco) sono personaggi di altri tempi, selvatici, grezzi, ancora non contaminati dalla forma e dall’apparenza sociale, che si muovono sulla scena dando tonicità e malinconia all’impianto. I ritornelli corali e orecchiabili incalzano a sorreggere canzoni di vita semplice e popolare con un linguaggio diretto. Quando il reggae si sposa col folk, col rock, col jazz, il risultato è vitale e linfatico.
Le altre tracce del disco, già contenute nei precedenti lavori (“Tiro di classe”, “Fonostorie”, “Mò Mò”), mantengono la stessa linea di navigazione, senza variare troppo la forma e la sostanza. “Mesci do tazz e rulla nu truzz”, “Lu Magge”, “Lu lupe” persistono in una girandola di colori e vivaci suggestioni.
Dunque il tono complessivo del disco è la sostanza di una band che gestisce esibizioni live con vena gioiosa e gagliarda. Il miglior biglietto da visita per concerti spassosi con gli amici.

 

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La recensione Forastico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-06-14 00:00:00

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