Landlord ASIDE 2016 - Pop, Electro

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Un ottimo esordio per una band dalle aspirazioni internazionali che si inserisce alla perfezione in quella tradizione dream-pop ed elettronica nordeuropea. Gran bel lavoro!

I Landlord, dopo l’esperienza a X Factor 2015, esordiscono “davvero” sulla scena musicale con il loro primo ep, “Aside”, uscito il 25 marzo.
Mettiamo da parte i pregiudizi verso chi decide di partecipare ai talent show prima di cominciare ad ascoltarli, perché i Landlord propongono una musica che affonda le radici in quel dream-pop e nell’elettronica di stampo nordeuropeo. La proposta italiana, in quest’ambito, non è così ampia e questo è uno dei meriti dei Landlord. Con i suoni sempre ben curati, sognanti ed eterei, si accorda alla perfezione la voce femminile di Francesca Pianini, che costruisce traiettorie ipnotiche non indifferenti.

“Get by” è il primo singolo, l’inedito che i Landlord avrebbero dovuto presentare alle fasi finali di X Factor, e in effetti è un brano che si fa ascoltare, piacevole e ballabile, ma con una malinconia di fondo nelle parole, nella necessità di lasciare tutto quello che si aveva e “andare oltre” (“leave it behind / get get by”).
“Hidden” è costruita sull’intensità del piano che apre il brano, prima di lasciarsi affiancare da ritmi elettronici. È la paura di cambiare e contemporaneamente la consapevolezza che è quello che si deve fare per non sprecare il tempo a disposizione (“I feel that I’ve lost my time”). Alla fine risulta uno dei brani migliori di tutto l’ep, in quella sublime alchimia tra i ritmi che crescono progressivamente e la magia degli archi.
“Venice”, più lenta nei ritmi e ancora malinconica nelle parole, rappresenta la ricerca di se stessi attraverso la memoria, ma rimane forse più anonima rispetto agli altri brani; in “(still) Changing”, invece, gli archi accompagnano tutto il pezzo e risultano più valorizzati. Il brano ci guadagna in intensità e alla fine è uno dei migliori dal punto di vista musicale.
“Is that worth it?” si manifesta nelle note intense del piano che ne determinano l’inizio e la profondità. Le atmosfere sono ancora più sognanti e comunque coinvolgenti, degna chiusura di un ep breve, ma tanto intenso, che pone ottime basi per il futuro. Una nuova proposta dalle aspirazioni internazionali di cui poter andare fieri. Bene così.

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La recensione ASIDE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-03-29 09:00:00

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