Prodotto casalingo per i misteriosi Black On Blonde. Una veloce ricerca su internet, scansati gli innumerevoli siti porno che si riferiscono al termine scelto come nome dai Nostri eroi, ci conduce nel nulla informativo più totale, in piena tradizione DIY.
E sempre nel solco della medesima tradizione si può inquadrare questo “EP1”, quattro tracce di un rock lo-fi, molto lo-fi, pure troppo, che è anche piacevole, se preso come viene. Le canzoni sono imperniate sulla reiterazione di determinati pattern chitarristici, voce effettata, a tratti cantilenante, insomma un rock dalle chiare influenze blues. I White Stripes? Non proprio, ecco, i Black On Blonde sono molto più sporchi. Inoltre citano tra le loro influenze la prima psichedelia ed i Jesus And Mary Chain, vedete un po’ voi.
Forse l’ uso della voce nella prima traccia, che risulta troppo acuta, non è dei migliori, ma già dalla seconda si migliora, anche sotto l’ aspetto più prettamente musicale e compositivo. Infatti si sceglie un sound più piano e scarno, laid back, molto più consono alla band ed alle scelte (e costrizioni) tecniche, che non manca infatti di soddisfare, grazie anche a buone soluzioni in fase di scrittura dei pezzi. Purtroppo in “Long time problems” si assiste ad un involuzione sonica che ci porta di nuovo in territori fin troppo distorti, e con una voce che sembra presa dai mugugni deformati dei Mushrooms Patience. Non che questo sia un problema in sè, ma date le possibilità di registrazione avute dalla band certo il risultato non brilla.
Permangono quindi tutti i limiti di un EP di esordio, anche se, da brani come “(You make me feel) like i’m on speed”, con la sua contagiosa linea melodica, le sue distorsioni al punto giusto ed il suo piacevole altalenare, si può tranquillamente capire che i ragazzi hanno delle possibilità da sfruttare. Il cammino è ancora lungo, ma le premesse ci sono, e, dato che il gruppo si è formato da pochissimi mesi, considerato che già ora è annunciato il secondo EP e che promette registrazione ed arrangiamenti vocali migliori, non ci resta che aspettare con fiducia.
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La recensione EP1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-09-24 00:00:00
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