Compilation LoudBlast Split Vol. 5 2003 - Stoner, Funk, Hard Rock

LoudBlast Split Vol. 5 precedente precedente

Cambio di sonorità per la serie degli split LoudBlast. Il conclusivo quinto episodio devia da quelle atmosfere di nu metal e HC moderni che avevano caratterizzato le precedenti band, per presentare due gruppi piemontesi che portano in sé l’ impronta indelebile di Seattle e dell’ hard rock, pur filtrata attraverso sonorità e generi più recenti.

I Rex Devon, in particolare, provengono proprio da precedenti esperienze con cover di Alice In Chains e Pearl Jam. L’ avvento del nu metal, in un’ accezione larga che va dai Tool ai Korn, ha poi cambiato i loro obiettivi, portandoli a comporre brani che riescono ad assimilare tutte queste sfumature. La prima traccia, “Prey”, presenta già chitarre affilate e ritmiche dallo scorrere in bilico tra grunge e nu metal, il tutto accompagnato da una voce che regge la sfida sia nei punti più melodici sia in quelli in cui viene oscurata da effetti e strumenti. “Last letter” e “Ebcaw” sono ancor più rappresentative della mistura emozionale che la band è riuscita a comporre, richiamando, tra gli altri, elementi di Pearl Jam, Slipknot e Tool. Canzoni ben suonate, con carattere e discreta personalità, unica macchia una registrazione non all’ altezza che tende a confondere e ovattare i suoni. Comunque di certo una speranza per il futuro.

I The Family Pusher Inc invece sono quelli che più si allontanano dal nu metal, riconoscendosi maggiormente in una sorta di hard rock meticcio. La definizione, per quanto vaga, è calzante. Si ritrovano infatti facilmente le tracce dell’ hard rock che fu, unite ad influenze più moderne non dissimili, ma di certo più ampie, da quelle dei compagni di split, influenze che comunque rimangono ben più marginali nell’ economia dei pezzi. Dopo l’ aggiunta di spruzzate di funky e ritmi latini (il piccolo inciso in “Druid party” dovrebbe essere più che esplicativo) i Nostri sfornano canzoni interessanti ed orecchiabili. Purtroppo anche in quest’ occasione le doti della band vengono svilite da una registrazione che tutto si può definire fuorchè limpida. Comunque i The Family Pusher Inc, se messi nelle condizioni di competere e con un minimo di maturazione aggiuntiva, potrebbero, alla luce di queste poche tracce, giocarsela con certi nomi di oltreoceano che vengono sventolati ai quattro venti alla prima occasione (vogliamo, a caso, dire Audioslave e rimpiangere i tempi che furono?). Così sembra invece di ascoltare un bootleg.

Il prodotto finito che ci si trova fra le mani insomma permette di apprezzare le due band solo dopo un ascolto attento, rendendo invece l’ esperienza di un ascolto distratto qualcosa di assolutamente dimenticabile. Bicchiere mezzo pieno, speriamo qualcuno decida di colmarlo.

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La recensione LoudBlast Split Vol. 5 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-09-27 00:00:00

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