H-niti H*Niti Punk Rock 2002 - Punk

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Da Arcore arrivano anche cose buone. Come gli H*Niti, gruppo punk di quelli proprio belli ruspanti, di quelli che partono suonando nella casa della nonna e alle feste degli amici, di quelli dei concerti ad alto tasso alcolico, magari rovinati dalla pioggia, di quelli che ce l’ hanno con tutto e tutti e non hanno paura di urlarlo con voce sguaiata.

Testi adolescenziali, musica e voce curate ma non troppo, una bella sensazione di semplice sincerità. E come gosthtrack la musica di Benny Hill. Brani come “La città” o “Pietre & sassi” si rivelano, dopo un po’ di ascolti, dei piccoli chiodi fissi, di quelli che magari rispuntano fischiettati dopo mesi in un pomeriggio qualsiasi. Spassosissimo il campione che apre il disco, “Foi Italiani sempre cantare, sempre chitarra e manTolino”. La registrazione fa il suo dovere, il feeling è grezzo quanto necessario. Solo forse “Dentro di te” non rientra a pieno nel clima, una canzone molto melodica, niente sputi sulla società ma una ragazza come argomento. Forse in questo genere di brani la voce evidenzia i suoi limiti, specie nella prima parte, la più tranquilla. Nel complesso comunque un cd soddisfacente.

Il punk è stata proprio una buona ventata di aria fresca e mi ha fatto sempre divertire nei miei anni di superiori, anni di feste in capannoni, tendoni, soffitte, anni di amici dietro agli strumenti e la và come la và. Anni belli.

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La recensione H*Niti Punk Rock di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-09-30 00:00:00

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