CRU CRU EP 2016 - Lo-Fi

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Un più che discreto raccoglitore di sette piccole gemme, destinate ai beautiful losers di ogni età

Dietro il nickname Cru si nasconde Niccolò Cruciani. Proprio lui, uno dei soci della premiata ditta C+C=Maxigross. No, possiamo star tranquilli, Cru non è uscito dal gruppo: ha solo pensato di ripartire dall’anno domini 2013, ovvero da quando ha deciso di provare a registrare alcuni pezzi autografi con il solo ausilio di un Mac portatile, di una batteria acquistata al mercato delle pulci e di una chitarra acustica, anch’essa non proprio messa benissimo. Il tutto è poi confluito all’interno di “CRU EP”, dedicato ai fan di (comunicato stampa dixit) Sebadoh, Tall Dwarfs, Beck, SMOG, Will Oldham e Bill Callahan.

Facile intuire come e quanto si navighi tra episodi un po’ bizzarri, melodici, a tratti spiazzanti, in grado di muoversi tra entusiasmi pop e rigurgiti psichedelici, distorsioni inattese, accenni di feedback e improvvisi deragliamenti ritmici (come nella parte finale di “Repentance”), con una sperimentale “A big storm of flying dogs invades my house” a chiudere con modalità alquanto anomale. Poco conta, perché “CRU EP” rimane un più che discreto raccoglitore di sette piccole gemme, destinate ai beautiful losers di ogni età ed estrazione sociale. Che si ritroveranno a pieno nel testo di “Jerk” (ehm…), soprattutto quando  Cruciani comincia a chiedersi, con la dovuta insistenza, What is my fault?.

 

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La recensione CRU EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-19 10:00:00

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