I Leap For Joy sono una giovane formazione che giunge al debutto ufficiale su Vacation House Records, etichetta che fa dell’HC in tutte le sue sfumature il proprio terreno di gioco. Propongono un HC melodico classico, con alcuni elementi presi a prestito dal metal, sia in alcuni attacchi o passaggi di voce sia, soprattutto, nell’uso della batteria, spesso secca ed a tratti addirittura straniata, quasi fosse un ballerino di tip-tap in anfetamine sull’orlo del collasso cardiaco. L’effetto è quello di un batterista di death metal che a tratti prenda il comando e, a suon di noccioline schiacciate, diriga per un po’ il gioco. La cosa potrebbe anche funzionare e persino interessare, ma troppo spesso la batteria sembra staccarsi ed andar per conto suo, per poi ritornare nell’amalgama sonoro. Ed è forse una maggior esperienza che difetta anche per quanto riguarda la composizione dei brani che, pur destreggiandosi in cambi di tempo e stile al fine di non esser monotoni, non riescono davvero a catturare l’ascoltatore, mantenendosi in una anonima zona di grigio in cui il già sentito diventa presto già dimenticato. Ed è un peccato, perché si nota che i Leap For Joy hanno capacità adatte a questo genere. Comunque bisogna sempre ricordarsi che di un esordio si tratta, e che c’è abbondanza di tempo per attendere un’opera più solida e matura.
---
La recensione Bloodties di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-10-16 00:00:00
COMMENTI