“Zenit” è il primo disco di Martinez (Zero2 Crew): un esperimento in cui il rap passeggia indisturbato sulle club-tunes, che a questo punto diremmo riuscito
“Zenit” è il primo progetto solista di Martinez, rapper affiliato alla Zero2 Crew di base milanese e già sul campo musicale con un precedente mixtape insieme a Tobe. Insieme a quest’ultimo e altri membri del proprio gruppo distribuiti nei featuring di quest’album (Giaime, Mastarais, Roman), Martinez realizza un lavoro dal titolo curioso: “Zenit” è sia un concetto astronomico, al quale però non si accenna nell’album, sia parte del nome dell’artista sui social, ma letto al contrario. Il punto più alto del disco, quello che potremmo definire il suo zenit, sta nella scelta di accoppiamenti stilistici particolari che lo rendono abbastanza diverso dalle esperienze della scena attuale.
Tendenzialmente la strada percorsa è quella di una metrica di stampo classico, una tecnica piuttosto buona sul rap quattro-quarti vecchio stile e rime non banali, cucite però su produzioni club di degna e recente influenza americana, arricchite da un autotune percepibile soprattutto nei ritornelli.
Proprio i ritornelli orecchiabili e fatti di poche parole, insieme alle strumentali prodotte da Mr. Effe, sono gli elementi che lo rendono un disco più “ballabile” rispetto ai molti lavori attuali della scuola del drill - bpm bassi e sensazione della metrica fuori tempo - stile al quale viene fatto il verso nello skit “Clavicembalo rosa”. Ci sono anche delle eccezioni che includono sonorità più elettroniche (“Siamo in aria”, “Tutti contenti”).
Tematiche di diverso genere che affrontano il quotidiano, le mode, le relazioni, la personalità, un disco giovane nel vestito e nella sostanza e un artista da tenere d’occhio per ulteriori esperimenti in futuro.
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La recensione ZENIT di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-27 00:00:00
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