zugabe fragments 2016 - Strumentale, Alternativo, Post-Rock

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Un rock deciso e contaminato da suoni sintetici ma poco originale

Se avete voglia di entrare in modalità “straniamento”, l’ep degli Zugabe potrebbe offrirvi questa possibilità. Le quattro tracce confezionate dalla giovane band veronese oscillano tra rock deciso e richiami ancestrali da mondi ancora sconosciuti, ma poi non così tanto lontani. A teletrasportaci in questa dimensione metarock sono soprattutto l’effettistica e l’uso del synth che dipingono cerchi scuri nell’aria, soprattutto in “What is his fault?” e nella successiva “Mesmer”.
L’influenza di alcuni maestri del genere come i Mogwai e gli Zu sono evidenti e ben assimilate. Il risultato finale di “Fragments” è un lavoro che non dispiace, ma alle orecchie di un ascoltatore più navigato risulta quanto mai prevedibile: tutto accade esattamente al punto in cui deve accadere con una riproduzione quasi scolastica delle sonorità cui la band si ispira. Insomma, gli Zugabe eseguono bene il compito a scapito di una propria originale elaborazione.

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La recensione fragments di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-09-15 00:00:00

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