Il quartetto campano dei Festa Mesta nasce sul finire degli anni'90 nel segno, come suggerisce il nome, delle cover dei Marlene Kuntz.
Le origini vengono però ben presto abbandonate, in favore di una strada autonoma, che dopo un ep omonimo risalente a un paio d'anni fa, vive con questo "Toy", la seconda tappa 'importante'.
Solo tre pezzi però, e da un gruppo attivo da quasi un decennio era forse lecito aspettarsi qualcosa di più...
La matrice è quella di certi suoni oscuri di inizio anni'80, leggermente filtrati attraverso qualche 'asprezza' più attuale e qualche riminiscenza dei soliti Nirvana di "Nevermind" (specie in 'Manuela').
Miscela solo in parte azzeccata: a un buon impianto sonoro (che sconta una produzione non ottimale) si affianca una vocalità che appare spesso forzata, mentre i testi (che sembrano riproporre in versione italiana certe problematiche e sensibilità 'emo' di oltreoceano), risultano ancora un pò incerti.
"Toy" lascia insomma, un misto di sensazione positive e meno: appuntamento al prossimo lavoro per un'impressione definitiva.
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La recensione Toy di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2004-11-07 00:00:00
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