Grezzo, schietto e irriverente: un disco a metà strada tra la satira aspra e la denuncia concreta.
Dopo quattro anni di attesa dall'ultimo disco "Share Your Resaca" la band milanese Soloperadulti pubblica il nuovissimo "Trattato sui postumi del capitalismo", un lavoro che si dimostra ancora una volta fedele all'impronta grezza, schietta e irriverente delle opere precedenti.
Il gruppo decide di circumnavigare il presente prendendolo per il collo, scuotendolo forte come a volerlo shakerare per poter tirare le somme di un momento storico, nella società e nella politica, senza dimenticare di guardare più in là, verso un futuro che si preannuncia deprimente e senza troppe aspettative di miglioramento. "Saranno cazzi" è senza dubbio il brano-manifesto dell'intero lotto, dove la politica è al centro dell'attenzione e lo sguardo al domani è nefasto e spaurito. Le otto tracce del disco spaziano ancora una volta dal punk al funk, con ritornelli orecchiabili e testi cantautorali di buona fattura. "Fanno Bene" e "Malattia" aprono la serie con il freno a mano tirato, ma lasciano spazio a ritornelli importanti che restano facilmente piantati in testa; "Chiquilla" stringe rapporti sperimentali con l'hip hop e con il funk, ricordando vagamente qualche produzione fuori dagli schemi del buon Daniele Silvestri. C'è spazio anche per temi a sfondo erotico, come avviene in "Coinquilina" e per le rievocazioni di "Sono stato punk", una rivisitazione in chiave moderna di "Punk prima di te", brano di Enrico Ruggeri del lontano 1990.
I Soloperadulti confermano nel nuovo lavoro la loro vena battagliera, spesso ironica e aspra, che si muove attraverso la linea sottile che separa la satira dalla denuncia, riuscendo a rendere accattivanti le loro melodie grezze e i loro testi impavidi e politicamente scorretti.
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La recensione Trattato sui postumi del capitalismo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-10-20 00:00:00
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