Iasevoli Bolero! 2016 - New-Wave, Indie, Alt-country

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Un disco pieno buone intenzioni ma che non ha mai il "morso" decisivo

"Bolero!" di Iasevoli è un buon disco, occorre dirlo subito. E questo, per l'lp prodotto e distribuito da Lavorare Stanca/Audioglobe, è già molto, soprattutto se si volge l'occhio e soprattutto l'orecchio verso molti album che, non soltanto in Italia, vengono realizzati. Eppure se si è detto buono è evidente che non si possa definire "Bolero!" come un ottimo album. Non che Iasevoli manchi o pecchi in qualche misura di inesperienza ma quello che viene a mancare è una certa spigliatezza nei toni, come se ogni canzone fosse una sorta di "rivisitazione", più o meno personale, più o meno originale, di un pezzo già sentito, già ascoltato, già suonato.

Ad esempio la seconda traccia, "Un'estate distratta", appare come una specie di mini-bignami di tanti (forse troppi) cantautori di questi tempi (da Colapesce a Nicolò Carnesi, senza dimenticare Riccardo Sinigallia). Anche in "Horror", quarta traccia, si perseguono le stesse cose, con una di patina indie/alt-folk che non sembra convincere appieno. Probabilmente il pezzo più riuscito, di un album molto lungo (ben 19 le tracce!), è il tredicesimo, "Tigre del Bengala", una semplice canzone pop, quasi nuda e cruda ma che, proprio per queste ragioni, suona straordinarimente diretta e sincera: meno orpelli più spensieratezza, solo così si può davvero spiccare il volo, proprio come le mongolfiere, che per librarsi alte nel cielo debbono gettare via le zavorre. 

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La recensione Bolero! di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-05 00:00:00

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