Keccore' anni mossi 2016 - Cantautoriale, Psichedelia, Pop

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Keccoré canta ancora in italiano: brioso, veritiero, mai banale.

“Anni mossi” è il secondo album pubblicato da Francesco Recchia con il nome d’arte Keccorè.
Il cantante e polisturmentista di Gioia del Colle è conosciuto anche con lo pseudonimo di Paul Nose, con il quale ha autoprodotto e pubblicato, nel 2012, “Plug and pray”.
Il nuovo lavoro raccoglie tredici tracce caratterizzate da scrittura effervescente e ironica per raccontare vari aspetti della vita di tutti i giorni: la fine della giornata di lavoro, il traffico, le contraddizioni, il futuro, la tecnologia.
“Anni mossi” apre con “Elettricità” una critica rispetto la dipendenza che abbiamo sviluppato oggigiorno dall’elettricità. Sulla stessa linea di pensiero “Dimmi quante tacche hai”: se chiami e non rispondo è facile che cada il mondo. “Il futuro è nelle nostre mani” è una sorta di esortazione a reagire, a cambiare, sottolineata dalla continua ripetizione delle parole del titolo, posta anche a sigillo dell'album. La traccia “L’autunno addosso”, briosa nel testo e nella musica, ironizza sui tormentoni estivi, inventandosene uno autunnale.
Chitarra e voce distinguono la ballata “Peppe”, mentre quella che può sembrare una ballata romantica, “Le stelle cadenti” è poi una schietta realtà: ci fermiamo a guardare le stelle cadenti, ma in realtà sono astri morti, meglio quindi perdersi negli occhi della persona che abbiamo al nostro fianco.

Senza dubbio un lavoro interessante, che merita attenzione, e che rappresenta un punto di arrivo, come ammesso dallo stesso Keccorè, nel suo cantautorato in italiano; ma il suo alter ego inglese potrebbe essere ancora in agguato.

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La recensione anni mossi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-22 00:00:00

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