The Basement PRELUDE 2016 - New-Wave, Dark, Alternativo

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Un album di puro dark, derivativo ma carico di bellezza.

Quando arriva il freddo, dischi così si rendono necessari: l’aura glaciale che avvolge “Prelude” è un tonico corroborante di puro dark, liscio come seta lo-fi e asciutto come gli accordi secchi e spigolosi che tracciano i brani. La drum-machine si fa guida sintetica per percorsi new wave, dove le luci si riducono e i pensieri si concentrano, sempre più piccoli e intensi, ed è sapore di inverno, di inciampi e di ossessioni. Dentro questo album ci sono fortissimi echi anni '80, dai Depeche Mode ai Cure, e una visione omogenea di panorami lontani, nel tempo e nello spazio: l’ipnosi criptica di giri ripetuti all’infinito, mentre la voce profonda e statica come granito nella tempesta accorcia le distanze fino quasi ad abbracciarti.

Tanto oscuri quanto capaci di avvolgere l’ascoltatore nelle loro trame semplici e fitte, Aldo Sulotto e Alberto Appiano (ovvero The Basement) tirano fuori dal gelo un lavoro che rispetta in pieno tutti gli stilemi darkwave, e lo fanno con un approccio denso e ricco di ottime intenzioni, derivativo ma carico di bellezza: e quando arriva il freddo, è ciò di cui abbiamo bisogno.

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La recensione PRELUDE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-11-14 00:00:00

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