The GrOOming Kontainer 2016 - Trip-Hop, Elettronica, Alternativo

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The Grooming farebbero carte false per ricevere la cittadinanza onoraria di Bristol, magari direttamente dalle mani del sindaco Sir Marvin Rees.

Se solo potessero The Grooming farebbero carte false per ricevere la cittadinanza onoraria di Bristol, magari, perché no, direttamente dalle mani del sindaco Sir Marvin Rees. È la loro musica, evidentemente, a parlare per loro, fin dagli esordi palesemente inchiodata sulle stesse riconoscibili frequenze di personcine come Portishead, Massive Attack, Tricky e compagnia bella.

Tuttavia il combo meneghino, con provvidenziale freschezza, riesce a non soccombere a uno sterile derivativismo di circostanza riuscendo invece a plasmare una formula più appetibile – anche per merito delle funzionali linee vocali affidate per l’occasione a Omer Lichtenstein (in arte Felidae Trick) – semplicemente vitaminizzando le consuete vibrazioni clubbing del Bristol-Sound con fascinazioni new wave, folate di rock atmosferico (vi bastino le bluastre chitarre “edgiane” che fanno capolino in “Paris – Eternal Life” e nella radiofonica title-track), fluorescenze glaciali di scuola scandinava (l’epica siderale di “No fly zone”) e coraggiose giocate di fino (le carezze di violoncello nella conclusiva “B.R.O.”).

Tanto di cappello, quindi, a questo progetto registrato a Berlino (già Berlino, quasi un mantra per chi vuol confezionare elettronica) il cui vero valore aggiunto sta nell’aver capitalizzato al massimo i ristrettissimi margini d’azione di un ep, conciliando in maniera accattivante pulsazioni (sub)metropolitane, interferenze dal futuro e un neanche tanto velato romanticismo crepuscolare.

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La recensione Kontainer di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2016-12-21 00:00:00

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