a Big Silent Elephant I'm a Rabbit, I'm a Man, I'm a Fool 2016 - Rock'n'roll, Country, Garage

Disco in evidenza I'm a Rabbit, I'm a Man, I'm a Fool precedente precedente

a Big Silent Elephant, col suo suono sporco e psichedelico è irresistibile: l'ennesima bella sorpresa di un Veneto sempre più creativo

Magico Veneto. Dai monti alla pianura al mare, questa regione sta riscoprendosi una fucina di musicisti di assoluto valore, che sempre più stanno trovando spazio all'interno della scena indipendente italiana. Dai C+C=Maxigross agli Any Other, da Krano ai Mondo Naif. "I'm A Rabbit, I'm A Man, I'm A Fool" di a Big Silent Elephant, nome d'arte dietro cui si nasconde Mauro Da Re, è un progetto complesso che deriva da un lungo periodo di sperimentazioni, e arriva a piazzarsi proprio affianco ai C+C=Maxigross: in quanto a impatto e a sonorità, sembrano i vicini di casa di una vita.

Psichedelia onnipresente e ricercata, ma non ossessionante. C'è poi l'analogico, sfruttato, usurato e logorato fino allo stremo. E ancora tanta America, quella del country, del garage, dei lunghi viaggi con un banjo in mano e registrazioni sussurrate, nasali e a bassa fedeltà.

Le note che compongono i suoi brani, le cantilene, gli arpeggi: tutto è discorde, talvolta fino alla stonatura, eppure riesce ad amalgamarsi in maniera pregevole, senza infastidire nemmeno per un secondo. È in fondo qui che risiede il trucco di Mauro Da Re per essere così convincente: riesce a rendere piacevole ciò che in teoria non dovrebbe esserlo. Questo diventa evidente in "Con Sequence", lamentosa quinta traccia che però si rivela impossibile da rifuggire, invitando più facilmente al repeat.

Una volta finite le sette tracce del disco, mi vien da pensare che a Big Silent Elephant in realtà sia molto di più di questo disco (per quanto da solo dica moltissimo) e che per apprezzarlo a dovere sia necessaria e complementare anche la dimensione live del suo progetto. Un progetto sperimentale, ardito, sicuramente di nicchia e altrettanto sicuramente non d'immediata comprensione. Ma è forse solo un pregio in più, come dimostrano, senza andare troppo lontano, altre perle della stessa regione come gli Storm{O} o Bologna Violenta. Un Veneto ricchissimo di tesori, dai più in evidenza a quelli più nascosti, e che inevitabilmente ci piace ad ogni album di più.

---
La recensione I'm a Rabbit, I'm a Man, I'm a Fool di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-01-10 10:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia