Fixes Sorry for being Late 2016 - Pop, Post-Rock, Britpop

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Uno di quei casi in cui le competenze tecniche superano l'ispirazione delle canzoni

Dall’attacco non così memorabile di “On the Otherside” alla più sensibile “The Labyrinth”, i Fixes provano fin da subito la via ben collaudata del pre-chorus scandito dalla cassa in battere nella prima canzone, dove a sorpresa, l’elemento migliore e quasi mai assente in tutto il disco, è senza dubbio l’arpeggio di piano che accompagna i due brani.

Dal mero compitino di pop britannico riassunto di frequente dai Coldplay, la band passa al pezzo più pregevole dell'ep con un arpeggio ancora più incisivo grazie al tocco di chitarra in “The First Time”, portandosi con sé le ispirazioni più intime e mistiche del country western dei Led Zeppelin, risaltandone la dinamicità dell'esecuzione.

D'altra parte la voce risulta essere la parte più frenata e penalizzata in tutto "Sorry for Being Late", a causa di un'evidente scollatura nel mixaggio rispetto al resto della musica peraltro mai così travolgente. Per questo “The Promise” è l'ennesimo esempio della difficoltà nel sapere creare canzoni credibili, dove la melodia non sembra avere una decisa direzione, pregiudicandone oltretutto l’intervento degli arrangiamenti, in questo caso più puntuali e interessanti delle canzoni stesse.

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La recensione Sorry for being Late di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-02-24 00:00:00

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