Quando mi è arrivato un cd di tributo a Nico con solo cinque canzoni degli esordi mi è scappato un sorrisetto ironico. La carriera musicale dell’ex modella tedesca ha infatti avuto il suo momento di massimo fulgore con album quali “Desert Shore” o “Marble Index” che sarebbero imprescindibili per un eventuale tributo. In realtà la mia ironia era del tutto fuori luogo perché tra le note di copertina, Franco Zanetti, ideatore di questo progetto, dimostra non solo di pensarla come me, ma anche di rendersi conto che “…quella della lunga carriera post-Velvet è un personaggio troppo monumentale per poterlo affrontare…” Tanto di cappello per la modestia e mea culpa per aver mai pensato che possa esserci qualcuno in grado di cimentarsi impunemente con il repertorio maggiore di Nico.
Su questo cd sono presenti cinque brani, tre dal repertorio dei Velvet Underground (“I’ll be your mirror”, “All tomorrow’s parties”, “Femme fatale”) ai quali si sommano una versione di “Strip-tease”, brano scritto da Serge Gainsbourg per la colonna sonora dell’omonimo film interpretato dalla stessa Nico (in realtà il brano sarebbe stato cantato da Juliette Gréco) e “I’m not Saying”, singolo di debutto di Nico cantante (scritto da Gordon Lightfoot nel 1965, canzone questa che viene proposta in due versioni, una per piano e voce e l’altra con chitarra distorta.
I brani sono presentati in una versione estremamente asciutta, con solo uno strumento ad accompagnare la voce. I due interpreti (Aua alla voce e Franci Omi alle chitarre o al pianoforte) si possono dire impeccabili nella loro esecuzione e ci danno l’opportunità di conoscere due brani misconosciuti della storia del rock, nonché di riascoltare tre splendidi pezzi dei Velvet. Come bonus c’è anche una traccia video sulle note di “All Tomorrow’s Parties”.
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La recensione Strip-tease: un tributo a Nico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-01-10 00:00:00
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