Chromosphere Interference Colors EP 2016 - Elettronica, Ambient, Dance

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Ancora accennata e giovane, ma l’ambient-dance di Chromosphere potrebbe illuminarsi in un futuro non troppo distante.

Il plasma delle protuberanze solari, cioè quelle ramificazioni dovute al campo magnetico che si allungano dalla cromosfera di una stella, rappresentano un insieme di gas ed emissioni di onde elettromagnetiche. Responsabili spesso di tempeste nella regione tra Terra e Sole, sono anche visibili dall’osservatore umano come un'interferenza di colori, tendente al bianco/giallo.

Questa descrizione è nient'altro che un insieme di parole chiave utilizzato da Marco Mongelli, aka Chromosphere, per il suo ep di debutto “Interference Colors”. Ma che colori e frequenze di onde sono emesse dalla musica di questo ep, breve e fugace come il fenomeno della protuberanza solare?

Il rapido inizio emesso nell'intro di “Prologue” rappresenta una sintonizzazione di onde musicali di drum machine e synth che poi si sincronizzerà verso il primo vero pezzo proposto, la successiva “Pop Dream”. Qui le frequenze sonore viaggiano su di un’ambient dance abbastanza inventiva dove il motivo di synth-xilofono portante appare una riproposizione slowdance dell’accoppiata storica Gala e Molella. La versione più ammodernata poi della cassa da nuovo millennio di Dj Ross affiora nella successiva “Funk U!”. Il tutto risulta in fase con dei decisi intermezzi synth pop.
Fin qui, però, “Interference Colors” non regala particolari picchi. Le parole chiave usate da Chromosphere e proposte inizialmente sono come vincolate a fluttuare attorno al Sole, come se fossero state dimenticate.

Tutto ciò, per fortuna, si capovolge nell’omonima e quarta traccia dell’ep. In “Interference Colors”, infatti, si crea una stacco (forse troppo accentuato) con quanto proposto in precedenza. Vengono mandate in ingresso e in conclusione del pezzo voci tipiche di registrazioni astronomiche degli anni ’70, entrambe collegate da una canzone prettamente ambient, con beat e cassa annullate del tutto. La fusione dei due macro stili proposti da Chromosphere sino riescono a collegarsi in definitiva con una certa serenità di esecuzione, e con cadenza decisa del bpm, nella migliore traccia dell’ep, la conclusiva “Salgemma”. Un ritmo elettro dance e tanta tastiera sono finalmente fusi alla parte atmosferica e uniti, in aggiunta, a un uso più vigoroso del campionamento.

 

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La recensione Interference Colors EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-09-29 00:00:00

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