Bosna Danì Inner Shape 2017 - Sperimentale, Elettronica, Acustico

Inner Shape precedente precedente

L’intreccio tra elettronica e chitarre in fingerstyle, futurismo e tradizione, si sfilaccia in micro episodi musicalmente slegati tra loro.

Il debutto di Bosna Danì (Daniele Rossi all’anagrafe) ci consegna mezzora di pura introspezione dipanata attraverso uno spiedino di richiami cosmici – piuttosto evidenti fin dai titoli dei brani in scaletta – da intendersi più come immaginifica cassa di risonanza del proprio rimuginio mentale che come reale bacino di ispirazione musicale: nelle dieci composizioni strumentali di “Inner shape”, infatti, di kosmische musik, alla fine, c’è n’è giusto qualche traccia sparsa qua e là, all’interno di un quadro generale che invece si sviluppa soprattutto intorno alle partiture acustiche della 6 corde suonata in fingerstyle, con moderati inserti elettronici a fungere da rinforzino atmosferico.

Il musicista toscano, completamente sganciato da qualsivoglia ambizione di organicità stilistica – che magari in un disco di siffatta fattura concettuale non avrebbe francamente sfigurato – asseconda remissivamente i propri umori cambiando spesso, e un po’ troppo istintivamente, registri, frequenze e suoni: se l’opener “B.O.T.” e “Lovotica” rispolverano sintetiche suggestioni ottantiane “Blue gravity” e “Lucente” si crogiolano nella loro lentezza post-rock (e il mio pensiero vola di rinterzo ai Gatto Ciliegia Contro Il Grande Freddo), se “Modern slaves” intorpidisce l’ascolto col suo ambient fantasmatico e stagnante, il poker “Relativity”, “Malinconica”, “Red moon” e “Supernova” allenta la tensione mediante le trame concilianti di chitarre folk-acustiche (peraltro con i camei di Mac dei Negrita e quello di Francesco Chimenti dei Sycamore Age).

Un’opera prima godibile all’ascolto ma che non convince a pieno laddove l’intreccio tra elettronica e musica acustica, tra futurismo e tradizione, invece di stringersi intorno a un baricentro stilistico comune si sfilaccia confusamente in micro episodi musicalmente slegati tra loro. Rimandato a settembre.

---
La recensione Inner Shape di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-04-13 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia