Sophie Lillienne Apnoea EP 2017 - Trip-Hop, Electro, Ambient

Apnoea EP precedente precedente

Un ep messaggio di visioni ancestrali tratti dalla fase forse soffocante del pre concepimento.

L'apnea di Sophie Lillienne è quasi da record: dura ventiquattro minuti ed è suddividibile in quattro fasi. Certo, Marco Vezzonato è stato agevolato in questa esperienza dall'utilizzo di uno strumento non qualsiasi: la sua musica.

Rispetto ai precedenti lavori, in "Apnoea EP", sembra visibile l'intento di non voler proporre qualcosa di particolarmente nuovo rispetto ai vecchi lavori. Ciò comporta che quest'ultimo ep, formato da quelle quattro fasi che poi non sono altro che quattro canzoni, risulti alla fine, comunque e sempre, vagheggiante all'interno del mondo elettronico del progetto Sophie Lillienne. Anzi, probabilmente, è questo il lavoro meno sperimentale ed eclettico dell'ormai corposa discografia del produttore veneto. Se azionando il play ad uno dei precedenti lavori, infatti, risultava difficile allontanarsi da inviluppi variegati di generi tale da renderne non abbordabile il collocamento stilistico, adesso, non appena Sophie Lillienne ha avuto la possibilità di chiudersi in se stesso non inalando, figurativamente, più aria dall'esterno, ecco che sembra venuta a mancare l'influenza più varia nella scrittura dei pezzi.

In "Apnoea EP", quindi, un genuino trip hop molto votato alla psichedelia e per nulla all'hip hop viene manifestato nell'atmosfera interiore, intrigata ed intrigante di "Loyalty", oppure nel battito regolare, digitale ed allarmistico di "Apnoa" nel frattempo sovrastato dallo scampanellio di un simil gregge. In questo scenario fortemente criptico, l'angoscia riconducibile all'alito sofferente interiore e sprigionato dalla prolungata apnea è ricondotto, con una specifica quanto causale selezione, al minuto tre e quaranta secondi del pezzo. Ecco che adesso, in questo preciso istante della canzone, tra gli effetti riprodotti, si cela nascosto il grido disperato di una creatura in forse difficoltà.

La seconda metà dei venti minuti ripartono in continuo nel pezzo "Mirror". Specchiandosi all'interno di sé, il protagonista dell'apnea si provoca nella creazione di un brano fatto da un lentissimo dubstep tanto sibillino da contenere all'interno parti in violino elettronico, gong e fruscii d'acqua. Ma è proprio in quest'attimo di massimo disorientamento che la fine della sofferenza ricreata viene a coincidere con una nuova rinascita. Tutto ciò è il pezzo "14 November". Il miglior pezzo di "Apnoe EP" fa capire quando l'apnea è finalmente terminata e cosa questa significava: nel bel mezzo di Novembre una nuova creatura è stata data alla luce tra l'accompagnamento del piano di Sophie Lillienne e la testimonianza più rilassata di alcuni canarini. Benvenuti nella mente di VeZzO.

 

---
La recensione Apnoea EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-03-24 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia