Paziest Linee D'Ombra 2017 - Rap, Hip-Hop

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“Linee D’Ombra” è un disco tutt’altro che cupo: in questo lavoro di Paziest c’è tutta la luce del real hip hop. Siano benvenuti i vecchia scuola lovers!

Un bagliore di luce sulle “Linee D’Ombra” questo album di Paziest, MC milanese classe ’88, che nell’accoppiata vincente insieme al producer Wza dona vita a un lavoro completo dopo l’esperienza di alcuni ep di anticipazione. Il progetto ha tutte le carte in regola per celebrare con stile il suono classico e le vibrazioni del boom bap.
Forte dell’apertura con “Dico davvero”, ci introduciamo a passi sicuri e senza dubbi in questo lavoro che farà mancare a tutti noi quei mitici beats di un po’ di tempo fa. La scia classica si sente da subito con le casse spavalde di “Paziest”, campionando in quel modo che agli americani piaceva tanto e ricreando quel sound dei bangers dell’hip hop più cult, per cui tutti abbiamo alzato le mani sotto il palco.
Il ritmo della partenza lascia spazio alla più lenta traccia 3, la confessione di una dipendenza (la musica), cura di ogni parola non detta. Con il rap si sta sempre “Meglio di prima”, tema ricorrente nell’album e sicuramente evidente nella personalità dell’MC, che si distacca da tanti altri ed entra di diritto in quella ristretta nicchia di artisti rimasti fedeli alle sonorità desossiribonucleiche dell’hip hop. E qualche props in effetti ce lo aspettavamo, con le citazioni ai pionieri sia italiani che made in USA: Funky Prez, Neffa, Redman
In effetti non poteva mancare nemmeno un pezzo d’amore per le 4 discipline, la carichissima “Giàssai Remix” è una hit e “Entusiasmo” una dichiarazione per quella cultura “di cui in tanti si scordano il valore”. Insomma, un concentrato di real hip hop dove ci piace ribadire quanto siano belle le foundations.
Incursione femminile piacevole nei ritornelli di “Solo di passaggio”, la stessa “Entusiasmo” e “Quotidianità” con Fujiko, a riprendere quel format MC+cantante R’n’B che ultimamente, a parte qualche caso sopravvissuto, è vittima di quelli che alla donna sulla traccia preferiscono l’autotune…(ops). Ancora sul boom bap senza fermarsi fino ad approdare su “Pandora”, una breve e intensa attestazione di coraggio, distaccandosi dal beat su “Quotidianità”, con la bella Milano sullo sfondo.
Storie vere, sensazioni, nessuna ostentazione né invenzione. Il tutto espresso in metrica con amore, studiando ed esprimendo grande passione e notevoli capacità. È ancora poco conosciuto, ma siamo convinti che il talento e il terreno ben fermo sotto i piedi porteranno Paziest a spaccare sempre di più nei prossimi lavori.

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La recensione Linee D'Ombra di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-05-31 00:00:00

COMMENTI (1)

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  • francescozoppei 7 anni fa Rispondi

    Artista più sottovalutato della storia dell'hiphop italiano!