Gli Intrakundia appartengono a quella categoria di gruppi 'metallari' che cercano di riproporre il genere in maniera innovativa, scegliendo di impastarlo con suggestioni provenienti da altri 'mondi', dando luogo a pezzi ibridi, a tratti disorientanti. Non sono certo i primi a percorrere questa strada: i tempi in cui i mr Bungle di Patton e soci sorprendevano tutti col loro corossover estremo sono ormai lontani, e progetti come questo non vanno al di là del suscitare un divertito sorriso nell'ascoltatore: se non altro, tentano di fare qualcosa di 'diverso'
. Dunque, ecco l'apertura che alterna growling death a ritmiche che rasentano lo ska; un secondo brano imparentato coi Pantera; una terza traccia che mescola crossover e reggae; la conclusiva, cantata in spagnolo, che a tratti ricorda i Sepultura post-industriali di Chaos A.D.
Il materiale di base è buono, nonostante l'idea di fondo non sia nuova, e la produzione non renda giustizia ai suoni, che avrebbero dovuto avere ben altro spessore e profondità. Gli Intrakundia hanno insomma ancora bisogno di un po' di esperienza, e forse alla prossima puntata sapranno rendere ancora più intrigante la loro proposta.
---
La recensione s/t di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-02-20 00:00:00
COMMENTI