Piccoli quadretti folk con tanto potenziale
Negli ultimi tempi sembra quasi che una canzone non possa stare in piedi senza l'utilizzo di un sintetizzatore o di un qualsiasi altro tipo di strumento musicale caratterizzato da complesse circuitazioni elettriche o altrettanto astrusi dispositivi elettromagnetici. In barba a tutto questo, i lodigiani The Cat And The Fishbowl, nel loro ep di debutto "Feels like home", sono riusciti a provare il contrario. Nelle quattro tracce del disco risuonano infatti una chitarra acustica, un violino e un guitalele, definendo fin da subito il taglio stilistico di questo loro primo lavoro. Si potrebbe definire come un country folk "essenziale" (da leggere "scarno"), costruito su giri di accordi semplici, accompagnati da un violino che non riesce mai ad emergere con decisione, forse anche a causa della registrazione poco più che casalinga.
Una cura particolare viene invece attribuita ai testi, che riescono, quasi fossero dei piccoli quadri, a descrivere con particolare maestria le situazioni raccontate nelle diverse canzoni. Ci si può infatti ritrovare catapultati in un piacevole picnic al parco ("Can I kiss your cheek?"), oppure in un viaggio lungo la valle del Po, dentro ad una macchina piena zeppa di mobili e ricordi che prima riempivano gli spazi di una casa ormai vuota ("Take me to the one I love").
"Feels like home" è quindi un ep che riesce a stare in piedi da solo, ma zoppica in alcuni punti: la pronuncia dell'inglese è da migliorare, i suoni e l'equilibrio fra le varie componenti sonore sono da rivedere e le imprecisioni nell'esecuzione da limitare. Di potenziale per creare un qualcosa di nuovo e migliore ce n'è e si sente, seppur timidamente.
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La recensione Feels Like Home di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-06-13 00:00:00
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