tHE MURGEN
Homonymic 2017 - Industrial, Dark, Alternativo

Homonymic

Scuro e aggressivo, “dark” in molti sensi.

Se cerchi “Murgen” su Google, i risultati riguardano qualche versione di una leggenda su una sirena chiamata così – che diventa santa in alcune varianti – e, su Urban Dictionary, il modo di dire “Pulling a Murgen”, che significa fare qualcosa di stupido e ha origine da World of Warcraft. Praticamente niente sul duo di Luca Candellero e Alessandro Marchetti.
Sirene e giochi fantasy: non sappiamo a cosa si debba il nome della band, però il suddetto immaginario non stona con la rumorosa proposta del duo, perlomeno nei momenti in cui sfocia in un'attitudine prevalentemente metal, come succede per esempio in“Love is Filth”, “Slow Basterd” o “Savage Grace”.
Quando invece abbassano il volume, della voce soprattutto, il nero metallico lascia il posto a sfumature dark di classico industrial drammatico alla Einstürzende Neubauten  (“No Sugar”) e di quello più crossover-Nine Inch Nails-Marilyn Manson (“While She Sleeps”, “Venus Drug Spasm”) e a tratti melodico-wave (“Make no Sound”).
Comunque, niente di stupido.

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