Giovanni Abbandoni My Everything 2017 - Pop, Alternativo, Pop rock

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Giovanni Abbandoni con "My Everything" torna nel 2000

Ascolti "My Everything" ed è subito il 2000. Pantaloni acetati, piercing ovunque e rap rock come se non ci fosse un domani. Giovanni Abbandoni pare voglia riportare in auge un certo tipo di gusto musicale che ha sfornato gente come Linkin ParkCrazy Town o Evanescence. 
Giovani punk riconciliati con le major che hanno saputo contrastare il pop dilagante di quegli anni e far capire ai ragazzini dell'epoca, come Giovanni Abbandoni appunto, che era possibile vendere milioni di dischi anche col rock. Il primo ep di questo giovane siciliano è quanto di più personale ci possa essere, il titolo ne è una prova schiacciante d'altronde. Cinque brani autoprodotti e interamente cantanti da lui.

Il disco si apre con "I want you...to be ok", riff di pianoforte come intro e poi partono voce chitarra voce e batteria. Il brano è una vera e propria rock ballad, la voce di Giovanni Abbandoni è caratterizzata da un raschio negli acuti che entra piacevolmente in contrasto con un timbro che invece è molto pulito e cristallino nelle note più basse.
Si prosegue con "Couldn't live high" anche qui abbiamo un pop lento, la voce però in questo brano non ricerca acuti alla Chester Bennington. 

"My Everything" e "The Maze" sono caratterizzati da quel rap rock che ad Abbandoni piace tanto. Figlio di un'epoca in cui i confini fra paesi e culture stanno crollando e tutto sta diventando di tutti, anche il rap, finalmente, appare come qualcosa che appartiene a noi italiani e non solo ai giovani del Bronx o di South Central. Giovanni Abbandoni in questi due brani affronta senza preoccupazioni lo scoglio delle rime e lo fa anche in inglese. Se la cava molto bene in "My Everything" dove alterna le strofe rappate al ritornello cantato. In questo brano l'influenza del singolo Numb/Encore (Linkin Park & Jay Z) del 2004 è molto forte ma rende al featuring di successo un rispettoso omaggio senza scimmiottarlo. "The Maze" è realizzata con la partecipazione del rapper Zar-K che regala al brano un'aspetto più nostrano con una serie di rime in italiano. L'EP di Giovanni Abbandoni è un progetto interessante che si allontana completamente da ciò che inn Italia sta girando al momento. L'unica carenza che si percepisce è la mancanza di un produttore. La sperimentalità del disco è apprezzabile ma i brani sono tutti molto simili fra loro, proprio come se dietro ci fosse una sola e unica mente che non ha avuto modo di confrontarsi con un gusto o con un'idea diversa dalla propria.

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La recensione My Everything di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2017-10-05 00:00:00

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