RaknoBlack Lotus2017 - Rap, Hip-Hop, Alternativo

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Una piacevole conferma su quanto fatto finora dal torinese.

I Milizia Postatomica, gruppo torinese di cui Rakno fa parte insieme a Etanolo e Lince, si è sempre distinto per un motivo ben preciso: il sarcasmo lucido e tagliente su produzioni arroganti, zarre, fresche. Sarà anche per la vicinanza geografica, ma è sicuro facile trovare influenze francesi fatte di batterie sincopate e synth pastosi, con atmosfere cupe e testi dai toni disillusi. Non mancano però per questo momenti energici: "Bellavita 10100" ha un tiro che è tutto da live e che scivola dalla trap alla drum n bass più sostenuta.
Proprio come il precedente lavoro di Lince, questo Black Lotus è allora il giusto more of the same dei Milizia Postatomica: a modo suo sa essere personalissimo e ci permette di tratteggiare meglio la personalità di Rakno, pur rimanendo fedele alla formula del gruppo.
Nei suoi circa quaranta minuti, Black Lotus scorre molto facilmente grazie alle produzioni dei poliedrico Marco Boi e Rakno convince soprattutto per il modo estremamente personale con cui sceglie di presentare le proprie opinioni. L'uso d'immagini e metafore è sempre ben lontano dagli stereotipi, dimostrando carattere e un certo carisma.
Brano che più di tutti dimostra le qualità fin qui elencate è forse "Ventolin": il farmaco diviene qui metonimia dei mezzi con cui l'io narrante è costretto a farsi forte, mentre la donna cui il testo si rifà è oggetto di valore così fortemente voluto eppure così distante da essere addirittura un nemico («Polvere sul cuscino / ma secondo me sei tu che vuoi farmi a pezzi / prima che sia mattino / mi sveglio cento volte per spruzzarmi il ventolin»). Questa estrema patemizzazione conosce una sua propria conclusione e normalizzazione nel finale della seconda strofa: «il cuore è un muscolo / proprio come gli altri / e se vuoi innamorarti / accertati che sia allenato» è il consiglio che Rakno finisce per dare a sé stesso. Tinte emotive molto forti e disillusione lasciano spazio a performance emotive vere e proprie: «gli sguardi son monetine / io li lancio come i desideri a fontana di Trevi». Una piacevole conferma su quanto fatto finora dal torinese.

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La recensione Black Lotus di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-02-05 00:00:00

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