Medale Medale EP 2017 - Rock, Alternativo, Electro

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Siamo rocce animate o uomini di pietra? Un esordio rock lo-fi spinoso e contorto.

Esordisce con 4 brani acidi e taglienti Pietro Magnani, in arte Medale, il suo omonimo primo ep parla di roccia in simbiosi con l'uomo, della parete di pietra che si fonde con la pelle umana.

Un one man project questo, crudo e non di facile accessibilità: le chitarre sono aspre e spezzate come martellate, c'è una foschia densa in cui sono immerse le canzoni di Medale, un perenne senso di labirintite che inizia con la tranquilla e ingannevole "Nubi", terzo brano in scaletta, ma che si aggrappa a tutto il resto della tracklist e tocca punti segreti scavati tra i sassi, in profondità.

Lo stile lo-fi ormai è un grembo in cui si adagiano migliaia di band, Magnani si accoda alla ciurma senza sfigurare, voce e strumenti sono filtrati a regola d'arte e finiscono purtroppo per non spiccare in originalità. Punto a favore la capacità di essere autosufficienti, Medale suona e compone infatti tutto da solo. Aspirando a Teatro degli Orrori e His Electro Blue Voice, "Medale" sputa concetti triturati già da tempo: l'instabilità, la sofferenza e l'erosione al di fuori e dentro sia l'uomo che la montagna. "Pareti" e "Falesia" non sono altro che grida di vacuità, parole che giocano sull'essere pietra erodibile nel tempo o essere uomini di pietra dura e sedimentata. Un esordio che lascia aperte molte porte sul futuro di Medale, l'arrampicata è sport per pochi, servono nervi d'acciaio e spalle temprate, la cima è ancora distante.

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La recensione Medale EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-05-04 00:00:00

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