Rosario Mais demo 2005 - Rock

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In una realtà costruita su un gran numero di stereotipi e cliché, è diventato difficile talvolta fermare anche solo uno sguardo, anche se solo per un istante, per essere presenti o per essere, semplicemente. Bene. Adesso mettiamo il caso che esista un gruppo con un nome apparentemente bizzarro, tipo Rosario Mais. Spostiamo un po’ qui e un po’ lì le lettere del nome come si fa con l’enigmistica e ci accorgiamo che quello pseudonimo apparentemente strano non è altro che l’essere più comune e allo stesso tempo più famoso del nostro secolo: Mario Rossi, star indiscussa di problemi di fisica e matematica, pluricitato in qualsiasi conversazione standard, lo sfigato che paga tutti i bollettini postali per ogni causa che sia benefica o che sia il canone RAI. E allora il gruppo, il suo rock forse poco radiofonico ma sicuramente d’effetto, prende tutto un altro valore.

La difficoltà dei testi si risolve nella ricerca e nell’affermazione di se stessi per potersi distinguere. Carmen, voce del gruppo di stampo jazz, canta di cose comuni che proprio perché tali, a volte, passano inosservate ma rimangono inconsce e lo fa sviscerandole nelle descrizioni più sottili. Recita e il gruppo la segue. Un insieme, insomma, tutto armonico, come se fossero un'unica testa grazie alla capacità dei musicisti, seppur molto preparati, di non perdersi in destrezze inutili. Ho cercato un genere che li definisse nel complesso ma è stato più difficile del solito. Certamente rock ma non solo. Canzone d’autore, ma non solo. Mi sono detta: “niente che gli assomigli! Una volta che può servire utile….”. E poi ho rinunciato ad etichettarli. Loro sono quello che vogliono essere. Sempre e sempre diversi.

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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-04-21 00:00:00

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