Lou ViceOltre2018 - Cantautoriale, Indie, Pop rock

Oltreprecedenteprecedente

Un disco che sembra diviso in due parti per contenuti e qualità

Ci sono dischi che richiedono un lavoro breve ed intenso ed altri lavori che sembrano, invece, non prendere mai la giusta direzione. Potrebbe essere quest'ultimo il caso di “Oltre”, un album che ha avuto una lunga gestazione – è stato creato tra il 2014 e il 2017 – e che, probabilmente per questo motivo, non risulta uniforme nella direzione dei contenuti e nemmeno nel loro rispettivo livello di qualità. Come in un discorso interrotto e poi ripreso, che sembra a tratti realizzato da due persone diverse, Lou Vice si perde un po' nella prima parte, con il suono e le parti vocali che sembrano quasi due entità separate, e che non si amalgamano come invece dovrebbero fare.

I brani “Tutto cambierà”, “Londra”, “Eclissi” e “Musica” mancano di incisività e mordente, risultando decisamente poco convincenti. “Sotto il sole, l'anima”, invece, porta da subito un cambio di registro, seguito da “Out of time man”, che sicuramente detiene lo scettro della migliore canzone del disco, con sonorità anglosassoni d'altri tempi, molto piacevoli e ben curate. Anche “Le origini” porta verso mondi lontani e più sperimentali, che spero vivamente Lou Vice possa tenere ben presenti in futuro, essendo apparso molto più a fuoco in questa ultima parte del disco.

---
La recensione Oltre di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-07-15 16:57:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autoreavvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussioneInvia