DIRA Mi psicanalizzai 2018 - Cantautoriale, Pop, Indie

Mi psicanalizzai precedente precedente

“Mi psicanalizzai” è il disco dell’autoanalisi di DIRA: parla di vita quotidiana e delle sue contraddizioni. E il risultato è decisamente buono.

C’è chi fa musica perché è e si sente artista, perché è l’unica strada che potrebbe percorrere per mettere a frutto la propria creatività. Non è il caso di DIRA. E nonostante le premesse, non è una cosa negativa.

Claudia Gallanti fa musica per esigenza, per esprimersi e dare sfogo alla propria personalità, alle sue inquietudini e preoccupazioni. E invoca esplicitamente “lasciatemi urlare / liberare le vene da questo dolore / lasciatemi urlare / liberare di gusto quest’ansia che sale” in “Roma”, uno dei brani riusciti meglio dal punto di vista della melodia, che fotografa situazioni quotidiane e le contraddizioni della vita (“amore, gelosia, attaccamento, ti odio per sempre ma restami accanto”).
Così un altro dei temi portanti del brevissimo ep (meno di 20 minuti) è la vita quotidiana e il suo essere bipolare e contraddittoria. Il disco, in effetti, è un tentativo di entrare dentro di sé e conoscersi meglio: una specie di autoanalisi, come recita il titolo dell’ep e del brano “Mi psicanalizzai da me”, dove le scelte musicali si fanno più coraggiose, originali e interessanti, tra accelerate e rallentamenti, ritmi veloci e momenti di calma e la constatazione che “avevo un cervello da psicanalizzare / ma un bravo psicanalista non c’è / allora mi psicanalizzai da me / ci trovai dentro i sorci che prendono il tè”.

Insomma, non pretenderà di essere un disco destinato a lasciare il segno dal punto di vista musicale, ma il risultato finale è decisamente buono. E se serve a conoscersi meglio, ad accettarsi ed esprimersi a pieno, meglio ancora.

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La recensione Mi psicanalizzai di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2018-04-04 00:00:00

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