minorswingquintet Minor Mali 2018 - Strumentale, Sperimentale, Afro

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Un'ottima prova per gli amanti di gypsy jazz, afro e suoni dal mondo

Nomen omen: da un gruppo che ha “minor swing” nel nome e pubblica un album con “Mali” nel titolo ci si poteva aspettare solo un mélange musicale che ha come pilastri lo swing manouche dell’immortale chitarrista gitano Django Reinhardt, di cui proprio ‘Minor Swing’ è forse il pezzo più rappresentativo, e i ritmi e le sonorità del continente africano. Al di là delle suggestioni un po’ démodé (ma fortunatamente mai del tutto superate) della patchanka e del folk globalizzato, il discorso musicale della band bolognese è un originale incontro fra due storie distanti che hanno in comune l’essere nate e prosperate in un sentiero parallelo a quello della musica europea ed americana più mainstream e “ufficiale”, pur intrecciandosi profondamente con questa e influenzandola in maniere che probabilmente in molti ignorano, e ovviamente facendosene influenzare. Così anche in “Minor Mali”, come nelle migliori traversate geo-musicali, il suono africano compare arricchito dai ritmi dei suoi figli, cugini e fratellastri: la samba in Samba Sabar, il jazz di Black Shark (dove c’è anche citazione di Pharaoe Monch, involontaria?), le palmas flamenche (La cometa di Halley) e contaminato non solo col gusto ritmico e melodico del gypsy jazz ma anche con l’impronta del rock (Minor Mali, Split) e con una libertà di forme vicina alla sensibilità jazz e prog. In effetti afro e gypsy jazz sono solo le due colonne di un album in pieno spirito fusion, dove le chitarre e il violino tipici del manouche si elettrizzano, si adagiano sul battito del dell’afrobeat, si inseguono con organi elettrici, tastiere e sax disegnando strumentali dalle strutture cangianti. I brani si trasformano, si evolvono, ritornano al punto di partenza senza perdersi troppo in chiacchiere, con il risultato che in 8 tracce dai 4 ai 6 minuti attraversiamo una vasta gamma di ritmi, sonorità e dinamiche senza che vengano meno l’attenzione o la percezione di un discorso coerente. Chapeau.

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La recensione Minor Mali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-03-25 11:40:50

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