Too Strange Spaziotempo e Musica 2018 - Rock, Indie, Alternativo

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Quello dei Too Strange è un esordio profondamente dark, nella scrittura così come nei suoni. Un breve viaggio nell'oscurità

“Se guardi nel buio a lungo, c'è sempre qualcosa”

William Butler Yeats concepiva così l’oscurità. Perchè parliamo di oscurità? Perché è proprio di essa che parleremo oggi, o meglio, parleremo di un disco che dialoga intimamente con essa. “Spaziotempo e musica” dei Too Strange è un disco profondamente dark, nella scrittura così come nei suoni che spaziano dai Depeche Mode ai Litfiba d’annata.

E’ un synth prepotente, quasi tirannico ad accoglierci nella title-track. In un collassare di chitarre e batteria i Too Strange inneggiano ad un fantomatico sciamano e ci ricordano che “siamo tutti spaziotempo e musica”, un monito, forse, a cogliere la cosmicità che c’è in noi. In “Sole e cielo” ancora più fosco e tetro è il sound creato dalle tastiere. E’ quest’aria surreale, quasi post-apocalittica che ci introduce a “La terra non è casa mia” dove, il riff di chitarra iniziale, ci avvicina a stilemi musicali d’oltremanica. “Vedova Nera” è invece un pezzo ingannevole. Un riff blues lascia presto il posto a tastiere che insistono nel plasmare quest’architettura sonora impenetrabile. “Blues In Demon” ci riporta riff graffianti sempre mescolati con impressioni sonore progressive mentre “Right Down” è probabilmente il miglior lavoro dell’album. Un bluesaccio vecchio stile che ci ricorda (addirittura!) i Doors. E’ un intro a là Depeche Mode a spalancarci le porte di “Dietro la luce”. Chiudono il disco “Vorrei redimermi”, suggestiva nei suoi arpeggi di chitarra, e “Attimi” la quale, impreziosita da un notevole assolo di chitarra in stretto rapporto con i synth sembra, in un complesso gioco di richiami chiudere perfettamente il cerchio, almeno sul piano della scrittura, con il brano d’apertura.

E’ un disco che merita sicuramente la sufficienza. Al camaleontismo vocale di Gaetano Voce e a buone strutture melodiche fa da contraltare la scarsa incisività di alcuni testi. I Too Strange sanno sicuramente cosa cercano dalla loro musica e, in alcuni passaggi, è piuttosto chiaro. “Spaziotempo e musica” è un disco che ha bisogno di una lunga e lenta digestione per essere apprezzato, tuttavia sembra mancare quel quid che va sotto il nome di originalità.

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La recensione Spaziotempo e Musica di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-04-17 23:17:00

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