Eliseo Chiarelli Un po' d'amore un po' di rivoluzione (Male la prima) 2018 - Cantautoriale, Pop, Indie

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Questo giovane cantautore pop canta di amori e rivoluzioni per colpa di Brunori Sas.

Pensando a un cantautore e alla Calabria, un tempo veniva in mente Rino Gaetano, oggi anche Brunori Sas: non si può non voler bene a due artisti così. Al primo impatto e con il suo album d'esordio, completamente autoprodotto e arrangiato, il giovane crotonese Eliseo Chiarelli fa la stessa simpatia: sarà l'inflessione dialettale, sarà il titolo “Un po' d'amore un po' di rivoluzione (Male la prima)”, sarà l'ironia dei brani.

Il disco si apre con “Penso”, un ritratto pop e cantautorale della generazione dei 20/30enni di oggi tra romanzi e università, ironia e rivoluzione, paure immaginarie e mode: interessanti alcuni spunti nei testi, come “Credo che la musica vecchia sia la musica migliore, quando la figura più bella era quella del cantautore”. Un sospiro e parte “La nostra umanità”, un pezzo che parla della società attuale e che sembra risentire molto dell'influenza del mondo Coez - Frah Quintale - Calcutta.

“Potevo essere un grande giornalista ma sono finito a lavorare in un grande centro commerciale” recita il brano “Sognare”, un concentrato di amori e piccole delusioni. Dopo la ballata innamorata “Non l'hai deciso te” arriva “Dio non esiste”, il racconto in musica di un uomo che non tornerà più. Le canzoni “Nuvole”, “La pioggia che ci bagna gli occhi”, “Il viaggio” e “Catene da neve” portano gradualmente la malinconia del maltempo nel cuore del disco. “È tutta colpa di Brunori” è una bonus track ma sembra anche il brano manifesto dell'album.

In questo indie pop, con melodie sostenute principalmente dalla chitarra tra la batteria e qualche nota di piano, c'è della stoffa che va lavorata, ricamata e rifinita per diventare seta. Eliseo deve continuare per la sua strada, trovando una cifra stilistica inconfondibile che gli permetta di diventare un cantautore a tutti gli effetti, con la sua identità artistica unica e originale, proprio come Dario Brunori.

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La recensione Un po' d'amore un po' di rivoluzione (Male la prima) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-05 09:00:00

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