Daemoniaca Damned Caine 2005 - Metal

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Parte quasi al ralenti questo lavoro dei genovesi Daemoniaca, con un arpeggio a due chitarre trasognato. Si tratta di un lavoro che non ha paura di affrontare la lentezza che prelude ai passaggi più duri, in cui la parte ritmica pesta con carica invidiabile. A mio parere, il pregio maggiore è proprio questa vena “narrativa” dei pezzi, i venti minuti del demo si snodano come un racconto, in cui le variazioni di ritmo e volume sono assemblate con libertà e una certa grazia compositiva, quasi (mi si perdoni il paragone...) come brani di un’opera lirica. Si sente l’influenza dei loro punti di riferimento musicali, ma è un omaggio consapevole e interessante. La lunghezza a tratti risulta un po’ eccessiva, soprattutto in The god i didn’t ask for, forse il pezzo meno risolto del disco. Manca inoltre un po’ più di cura nei dettagli, alcuni suoni poco “puliti” non giovano affatto all’insieme, e mi sarebbe piaciuto trovare anche i testi all’interno del book.

Comunque, pur con qualche incertezza, il demo trasuda una voglia e un piacere di suonare che hanno qualcosa di viscerale (e lo dico da non appassionata del genere). L’ultima traccia – tratta da un demo del 2002 – risente della registrazione: è penalizzata da un suono opaco e sordo, ma anche dal punto di vista espressivo nei nuovi brani si avverte un passo avanti... per cui, buona strada. E attenzione all’autovelox se lo si ascolta in viaggio, il piede sull’acceleratore va giù da solo.

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La recensione Damned Caine di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2005-09-02 00:00:00

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