Un ep che racconta la storia di un amore imperfetto tra leggerezza e malinconia. Da veder maturare nel tempo il songwriting seppur il cantato è convincente
Come si vive dentro alla routine, dentro giorni sempre uguali a ieri? Non ci sono novità quando qualcuno che amiamo ci fa soffrire, eppure la vita continua, imperfetta. Sono giorni di assestamento; tutto gira vorticosamente e non si trova un punto di riferimento nuovo, da cui guardare il mondo e noi stessi. Pigri e indolenti ci affacciamo alle cose alla ricerca di un senso diverso e poi, quando meno ce lo aspettiamo, arriva la musica a salvarci. Barbara Lo esordisce con un ep che è la cronaca di un amore ferito tra il sorriso e il pianto. Alla fine la malinconia resta un sentimento che cura l’anima.
“Elefanti e tulipani” è il titolo del lavoro e sono anche le due tracce che inaugurano l’ascolto. Le sonorità pop dell’album, dinamiche e orecchiabili, ci raccontano di sé attraverso testi che a volte funzionano (“Tulipani”, “La porta chiusa”) e altre sembrano dei frutti ancora acerbi ma destinati ad una progressiva maturazione (“Elefante”, “La fame”). Piacevolissimo il cantato, e il pezzo “L’estate dall’altra parte del mondo” cattura per quel sincero connubio tra parole e stati d’animo che non sempre arriva autentico.
Barbara Lo è una giovane artista; dovrà farne di strada. Di certo cantare è quello che le riesce meglio, scrivere canzoni e metterle in musica è più difficile. Ma noi non ci stanchiamo mai di ascoltare storie.
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La recensione Elefanti e tulipani di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-01-31 09:00:00
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