Novenovenove
Lo Sbaglio 2018 - Rock

Lo Sbaglio
24/01/2019 - 09:00 Scritto da Davide Bonfanti

"Lo sbaglio" dei Novenovenove è, come da titolo, un disco sbagliato: nomen omen.

Non sono un musicista, e quello che so su ciò che ci vuole per creare un album, o più in generale per comporre della musica, lo so esclusivamente per esperienza indiretta. Forse anche da questa mia ignoranza deriva il rispetto che provo per chi decide di mettere in musica un pensiero, un concetto, una storia, e per lo sforzo che fare ciò comporta. Un altro tipo di sforzo, invece, non dovrebbe mai essere presente in musica (tranne in specifici casi limite e, possibilmente, voluti), ed è quello richiesto all’ascoltatore per arrivare alla fine di un disco. Se si verifica, significa che qualcosa non ha funzionato.

Purtroppo questo è ciò che accade con “Lo sbaglio” dei Novenovenove. Le canzoni sono soltanto sei, ma i trenta minuti complessivi necessari all’ascolto sembrano durare molto di più. Il rock generalista suonato nei brani non riesce ad avere direzioni interessanti, oscillando tra un Ligabue incattivito e i Litfiba meno ispirati, creando un’atmosfera che potrebbe essere adatta a una serata a tema rock’n’roll in un ristorante diner, ma in poche altre situazioni. Se il lato musicale non entusiasma, non va meglio sul fronte dei testi, con alcuni passaggi francamente criptici (“solo nel deserto, vuoto spazio ricolmo delle mie mondane velleità” da “Lo sbaglio”) e altri che virano sull’imbarazzante –“Göteborg” è un manifesto di come non si dovrebbe scrivere un brano sul sesso, tra cliché dilaganti e momenti un po’ troppo spiacevolmente espliciti.

Un no su tutta la linea, con il maggiore pregio del disco che diventa l’assoluta fedeltà al titolo: uno sbaglio.

Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.