“Correnti” risulta essere un disco ancora troppo acerbo nelle scelte musicali, liriche e vocali, ma ha dalla sua la giovane età, che può permettergli di migliorarsi.
“Correnti” è il disco d’esordio di Tullia, giovanissima cantautrice classe ’96. Ognuno dei dieci brani aspira a raccontare una storia da ascoltare e scoprire, identificandosi con i personaggi, a partire da “Lola”, traccia d’apertura e primo singolo estratto dall’album, che è la sensazione di sentirsi inadatti in ogni posto. La melodia non lascia il segno per originalità, risultando un po’ troppo banale nelle scelte e limitata nell’osare. La successiva “La scatola” sembra ancora troppo acerba, ma introduce buone idee riguardanti il testo, con le melodie che si avvicinano alle prime esperienze indie chitarra e voce.
In generale, tutti i brani sono costruiti su immagini vivide e reali, esperienze quotidiane mescolate all’immaginazione: “Il principe e la rosa” è dominata dalle note del piano, arricchite dagli archi; “New York” segue più o meno lo stesso percorso, fotografa le strade della Grande Mela in cui perdersi e passeggiare, in cui le vite “si sfiorano e basta”. I brani centrali perdono un po’ d’intensità, mentre risultano migliori le ultime tracce (“Nuvole di fiato” o “Angolo di stazione” in particolare), dove la chitarra acustica si fa dominante, i ritmi più originali e le parole più incisive.
Il risultato è un disco che mostra del potenziale, ma rimane ancora incompleto. Può comunque migliorare sotto tutti gli aspetti, a partire da scelte musicali più originali, passando per una voce che dovrebbe osare di più.
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La recensione Correnti di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-26 09:00:00
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