MARCO CRUPI UN'ESTATE SENZA MONDIALI 2018 - Pop, Alternativo, Electro

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“Un’estate senza mondiali” è un disco difficile e originale, che però fatica ancora troppo ad arrivare.

Estate 2018. Mondiali in Russia e Italia tra le grandi escluse dal più importante torneo calcistico internazionale. Una popolazione che fa del calcio una fede, condannata a non poter fare il tifo per la propria nazionale. Che fare? Marco Crupi trova un diversivo nel fare musica, senza dare risposte o soluzioni. Ne esce fuori il suo nuovo ep, “Un’estate senza mondiali”, che potrebbe essere letto come un percorso che va dalle cadute (“Lacrime e lampi”), la rabbia e la convinzione di aver fatto le scelte giuste, pur nella tragicità della distanza e nel vuoto che lascia dentro (“Nomadi moderni”); passa per il “ghiaccio e buio” de “Il funerale delle idee” e arriva ad “Un’estate senza mondiali”, brano che martella di elettronica e senza parole, che si distorce verso la fine ed è forse il pezzo migliore. Da qui nascono due brani che hanno il sapore di positività: “Sete di andare via” è fuga dal mondo reale, mentre “Andrà tutto bene” è il ritorno e l’impossibilità di evitare l’amore.
Il sound è perlopiù elettronico, con accenni elettrici e cantautoriali, a tratti grezzo, ruvido e graffiante; la voce sembra lontana e non ingombra; i testi sono brevi e lontanissimi dalla normalità della forma-canzone, con poche frasi che si prestano a varie interpretazioni.

Insomma, è un disco difficile e non banale, certamente originale, ma che fatica ad arrivare anche dopo tanti ascolti, sia per la varietà delle scelte musicali, sia per le liriche ancora troppo ermetiche.

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La recensione UN'ESTATE SENZA MONDIALI di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-02-13 09:00:00

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