ORB Shakur Canis Canem Edit 2018 - Lo-Fi, Rap, Trap

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Videogame e droghe: entrare nel mondo rap lo-fi di ORB Shakur è straniante ma anche attraente

Entrare nel mondo rap, trap e lo-fi di ORB Shakur, tra videogame e droghe, è straniante ma anche attraente. "Canis Canem Edit" è il titolo dell'album e anche di un videogioco open world, dal sottotitolo "Bully nel Nord America", creato nel 2006 e ambientato in una scuola il cui motto è il contrario del detto latino "Canis canem non est": cane non mangia cane; nel gioco un 15enne deve diventare il re della scuola governata da bande di bulli.

L'Incipit del disco dà inizio all'album con una voce parlata, caratterizzata da effetti che la rendono poco comprensibile. "Big Bang" contiene alcune metafore interessanti, "Sognointrospezione" è un sogno in rima con citazioni cinematografiche e "McFly" sembra un po' troppo lo-fi: la voce robotica del ritornello si comprende a fatica. "Disconnesso" ha qualcosa di indie nel testo e un'elettronica simpatica mentre "Non chiedo più nulla", "Nostalgya" e "Non ho tempo" svelano altri elementi di creativa spontaneità che tra nebbia, fumo e porno lasciano intravedere un terreno fertile di idee da sviluppare.

"Poi smetto" è forse il brano meglio riuscito: racconta una storia che parla di fumo, di sesso e di voglia di fuggire con una sorta di malinconia presente anche nella base; il risultato è alienante e affascinante allo stesso tempo, con una sorpresa finale. Nel complesso l'album ha produzioni interessanti un po' in stile videogioco ("Crash Bandicoot") ma le interpretazioni e il flow, scandito in modi non troppo differenti nelle varie tracce, sono da migliorare. Il rapper di Roma forse è ancora un po' acerbo ma ha potenziale e, con l'aiuto di qualche produttore, potrebbe stupire.

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La recensione Canis Canem Edit di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2019-06-27 09:56:45

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